
La nostra casa modenese
Ne è passato di tempo: dall’ultimo post diciannove mesi e tredici giorni, per essere precisa. In mezzo, tante cose: non ho né abbandonato il blog, né la voglia di raccontare le avventure insieme alla Virna, ma in questo periodo non ho potuto dedicarmi a I diari di ViVa come avrei voluto.
A che punto eravamo rimaste – Io e la Virna conducevamo la nostra tranquilla vita saronnese, fatta di lunghe passeggiate, grandi dormite (lei) e fervida scrittura (io). L’intensificarsi della concentrazione sul libro, che (ormai molti lo sanno) è stato pubblicato qualche settimana fa, ha tolto tempo ed energie mentali al blog.
Il libro – Se non avessi avuto la Virna vicina, questo libro non sarebbe mai nato e non avrebbero visto la luce nemmeno i prossimi che scriverò. Lei mi ha fatto cambiare, mi ha dato la forza di prendere coscienza di quello che sono: non potrei esistere, senza un taccuino e una penna insieme a me. Senza la Virna non avrei avuto il coraggio di intraprendere questa strada, fatta di studio, frustrazioni, sogni, incazzature, insomma non è una strada facile e scrivere non è bello come si pensa: è una sofferenza necessaria.
Con la valigia in mano – E poi a marzo dell’anno scorso arriva la telefonata del mio capo.
“Ti va di fare un anno a Modena?”
“Va bene, ma ho il cane, mi devo organizzare…”
“Che problema c’è? Lo porti in ufficio!”
Messa così, era impossibile dire di no. E così è iniziata l’avventura modenese, fatta soprattutto di valigie sempre pronte e viaggi.
La Virna sempre con me, perfetta come di consueto: si è ambientata molto più in fretta di me, si è adattata molto meglio di quanto abbia fatto io, mi ha fatto sentire di non essere sola nei momenti di difficoltà.
Il ritorno di Vi&Va – Questo anno mi ha dato tanto e tantissimo ho da raccontare. Altrettanto mi ha tolto, però, e adesso voglio ricominciare da dove eravamo rimaste: Virna&Vale.
It’s all so Grey!
Vi&Va

Attività tipica del levriero