Circe, il ciclone Atlantico più atteso di Godot, ci ha fatto rinascere: ieri mattina, ore 5.30, sono stata svegliata non dal trillo diabolico che veglia sul comodino, ma dal rumore della pioggia. Ero commossa. Ho spento l’oggetto demoniaco e mi sono girata dall’altra parte: nessuna sveglia alle 6, nessuna passeggiata al parco prima che l’atmosfera diventi infernale, nessuna sudata record per me, nessun respiro ansimante per lei. Insomma, una favola: quella del levriero felice e della padrona sollevata.
Sarà stato il ritrovato fresco? Oppure le mie manifestazioni scomposte di entusiasmo?
Sarà stato un insieme di emozioni a trasformare Virna in un Golden Retriever: dalla mattina appena sveglia a quando non ho osato commettere l’affronto di portarla fuori mentre pioveva ha giocato come l’ho vista fare poche volte e di sicuro mai con così tanta energia durante tutto il giorno.
Quando è arrivata dall’Irlanda non sapeva giocare e il suo carattere composto la rende una signorina posata ed elegante anche nelle manifestazioni di gioia. A Natale la zia Franci le ha regalato una pallina rosa con il buco per i premietti e piano piano ha imparato come farla rotolare con il muso e come usare la zampa per toglierla dagli angoli. Ma la vera conquista sono stati i pupazzetti: ha iniziato a giocare il giorno di Pasqua. La bambina della mia amica ha voluto a tutti i costi giocare con un piccolo panda e Virna, vedendo che abbiamo dato importanza a quel pelosino, si è interessata al suo primo vero amico peloso: Rupert I. Il quale, però, non essendo fatto per Zanna Bianca, un giorno è stato ferito alle zampe e ne sono uscite centinaia di palline che si sono sparse per tutta la casa e qualcuna è ancora sotto il divano. Così ho dato il benvenuto a Rupert II, uno scoiattolo con la coda super pelosa che è diventato subito il nuovo amico di Virna. Un giorno ho lasciato scegliere a lei: ha mostrato entusiasmo per il pupazzo più brutto che c’era, non si capisce nemmeno che animale sia, ma a lei piaceva e così le ho preso Rupert III.
I levrieri hanno un modo buffissimo di giocare: saltano girando su se stessi e lanciano il pupazzino in aria. Quando la vedo così piena di gioia mi commuovo sempre e penso che se lei è così serena sto facendo un buon lavoro.
Vi&Va
Ps: chi capisce perché chiamo tutti i pupazzini Rupert vince la mia stima incondizionata!